Consorzio "Famiglie Solidali"
Costituito a maggio del 2008, il Consorzio “Famiglie Solidali” raggruppa tutte le Cooperative di Famiglie Solidali nate nelle Parrocchie. Attualmente le nostre Cooperative sono 18 coinvolgono
oltre 2500 famiglie, sono in rapida crescita e stanno superando anche i confini della Diocesi di Roma (vedi l'elenco nella brochure del Consorzio).
Le Cooperative di Famiglie Solidali sono un modo originale ed efficiente di vivere la corresponsabilità fra sacerdoti e laici nelle Parrocchie, per aiutare a integrare la spiritualità con la solidarietà e la mutualità fra le famiglie di un territorio, per la costruzione di una vera comunità. Costituiscono perciò una forma nuova di pastorale laicale delle famiglie, animata dall’ “Ufficio per la Pastorale Familiare” del Vicariato di Roma.
Le nostre Cooperative sono tutte Cooperative Sociali senza fine di lucro (ONLUS) a mutualità prevalente.
Ovvero, in esse non esistono né "clienti", né "impiegati", ma sono tutti soci: "volontari", "sostenitori", "lavoratori", "fruitori"... Le nostre coop aiutano così le famiglie a mettersi in rete, offrendosi reciprocamente amicizia, solidarietà e servizi, superando in tal modo l'isolamento che uccide la famiglia. Il loro "segreto" è che tutti i componenti degli organi amministrativi lo sono a titolo esclusivamente volontario ("soci volontari"), mentre solo coloro che svolgono un servizio ricevono un compenso ("soci lavoratori").
Inoltre, le nostre Cooperative di Famiglie Solidali
- Si avvalgono dell’esperienza delle ACLI, che collaborano da sempre col Vicariato nella Scuola “Famiglia Amica e Solidale”, dove si formano annualmente amministratori e soci delle Coop.
- Sviluppano forme crescenti di collaborazione con le Istituzioni: Municipi, Comune, Provincia, Regione.
- Offrono a titolo assolutamente volontario il servizio di gestione e amministrazione delle Coop stesse, risparmiando così risorse economiche a favore delle famiglie da servire.
- Realizzano una forma di originale solidarietà intergenerazionale fra famiglie giovani - soci "fruitori" e "lavoratori" - e famiglie mature - soci "volontari", amministratori e gestori delle coop stesse, di solito "giovani pensionati".
- Si tratta insomma di un nuovo modello di “famiglia patriarcale”, non basato sulla “carne e il sangue”, ma sulla condivisione dei medesimi valori umani e cristiani.